Quando si parla di custodia responsabile degli animali che vivono con noi già si sa che si scende in un campo minato. Siamo tutti amanti degli animali rispettiamo l’ambiente e magari ci mettiamo in gioco per difenderlo, ma quando si parla di tenere i cani al guinzaglio e i gatti custoditi, la difesa dei diritti dei propri animali domestici prevale. Le persone solitamente reputano minimi i danni causati da cani e gatti. Purtroppo, invece, quello degli animali domestici liberi e incustoditi e dei conseguenti danni alla fauna, è un argomento serio, anzi serissimo!
I gatti sono stati considerati dall’IUCN – il massimo organismo per la conservazione di animali e vegetali che elabora dati e stabilisce lo stato di conservazione di ogni singola specie minacciata- la specie alloctona maggiormente invasiva per presenza e capacità di uccidere moltissime specie animali. Secondo le stime di IUCN i nostri felini preferiti sono capaci di uccidere ogni anno, nei soli Stati Uniti, ben 2 miliardi e 400 mila animali, appartenenti a varie specie, molte delle quali a rischio di estinzione.
Secondo lo studio di The Mammals Society – Domestic Cat Predation on Wildlife, nel Regno Unito, (un periodo di indagine di cinque mesi), è stato stimato che i gatti domestici abbiano portato a casa 57 milioni di mammiferi, 27 milioni di uccelli e 5 milioni di rettili e anfibi. Un altro studio effettuato in Europa Occidentale [(Roman Pavisse, Didier Vangeluwe, and Philippe Clergeau “Domestic Cat Predation on Garden Birds: An Analysis from European Ringing Programmes,” Ardea 107(1), 103-109, (8 May 2019)] riporta la predazione sugli uccelli come una delle principali cause di mortalità, alla pari delle collisioni. In Olanda un rapporto tecnico ha prodotto una stima nazionale di 141 milioni di animali uccisi dai gatti domestici su base annuale, con gatti di proprietà responsabili di quasi i due terzi.
Dati che dovrebbero far riflettere sulla perdita di biodiversità, poiché i gatti, quelli che vivono nelle nostre case, non cacciano per necessità ma solo per istinto, per gioco, non avendo alcun bisogno di trovare il cibo per sostenersi. Per limitare i danni è importante seguire alcune regole che possiamo così riassumere:
- Una raccomandazione da seguire con particolare attenzione durante la primavera e l’estate, quando molti animali selvatici sono nel periodo riproduttivo, è quella di non lasciare liberi di vagabondare all’esterno i gatti domestici, controllando le loro uscite in giardino.
- Se si ha un gatto meglio evitare di posizionare mangiatoie e nidi nei pressi di casa. Qualora si vogliano comunque allestire, è fondamentale mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari per impedire che mangiatoie e nidi siano accessibili ai gatti.
- La sterilizzazione dei gatti è un atto di responsabilità e civiltà. Oltre a contribuire alla riduzione del numero di gatti vaganti sul territorio e ,di conseguenza, a ridurre l’entità delle predazioni sui selvatici, consente di limitare la trasmissione di malattie pericolose per la salute dei nostri amici felini
Non solo i gatti ma anche i cani sono responsabili di moltissime aggressioni nei confronti dei selvatici. E non va dimenticato che la loro presenza nell’ambiente naturale rappresenta una fonte di disturbo per la fauna che identifica i cani come potenziali predatori. I cani tenuti liberi, specialmente nelle aree naturali, possono essere infatti causa di conflitti con gli animali selvatici:
non sono infrequenti gli scontri fra cani e cinghiali o fra cani e lupi e, anche per questa ragione, nel loro interesse, è sempre necessario assicurare il cane al guinzaglio.
Per evitare problemi e sanzioni, basta seguire poche e facili raccomandazioni:
- Seguire con attenzione le regole stabilite da riserve e parchi, tenendo il cane correttamente al guinzaglio e rispettando i “divieti di ingresso con animali” che sono indicati dalla cartellonistica. Se viaggiamo con il nostro cane è bene informarsi per tempo così da poter trascorrere una giornata all’aria aperta in serenità e sicurezza.
- Non bisogna lasciare mai il cane libero di vagare senza controllo. Questo comportamento, oltre a essere sanzionabile, può anche mettere a rischio il nostro compagno a quattro zampe.
- Spesso pensiamo che il nostro cane risponda sempre al richiamo e che, proprio per questo, possa essere lasciato libero. L’istinto predatorio del cane è sempre in agguato, sopito ma presente, evitiamo di scoprirlo solo quando il cane tornerà con in bocca un leprotto o un caprioletto! E’ fondamentale rispettare gli animali selvatici e le leggi che vietano di lasciare i cani liberi di vagare, in particolar modo durante il periodo riproduttivo.
Secondo il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise “(…) i potenziali effetti negativi dei cani domestici sulla fauna non sono solo istantanei: il disturbo causato alla fauna può tradursi in una serie di effetti a cascata, per cui si delinea ciò che viene tecnicamente definito “paesaggio della paura”. Gli animali selvatici, una volta disturbati/spaventati, per paura di esserlo ancora, cambiano “casa” per nutrirsi, riposarsi ed accoppiarsi, abbandonando i territori più idonei alle loro attività quotidiane, esponendosi ad altri rischi.”
Ricordiamo che lasciare un animale libero rappresenta un pericolo anche per la sua incolumità. Ecco alcuni buoni motivi per tenere custoditi i nostri animali:
- Investimenti con auto: sono la causa principale di mortalità di cani e gatti vaganti
- Malattie infettive: essere a contatto con altri gatti/cani e con gli animali selvatici può facilitare la trasmissione di diversi patogeni
- Possono capitare incidenti di diversa natura ai gatti e ai cani lasciati liberi di vagare fuori casa, ad esempio possono rimanere chiusi o intrappolati.
- un altro dei motivi principali di mortalità/ferimento di gatti domestici
Mantenere la giusta distanza è un comportamento importante e responsabile, anche quando richiede qualche piccolo sacrificio a noi e ai nostri animali.
Dentro la magica parola “coesistenza” è custodito il valore dell’armonia che, per la natura e per le sue componenti è una regola, mentre per noi uomini diventa un esercizio quotidiano, un allenamento alla cultura del rispetto che deve portare a comportamenti responsabili.